Nel 1952 entra in produzione l'Iso 200, una motocicletta equipaggiata con motore 2 tempi a cilindro sdoppiato e con cambio a 4 marce. Con questo stesso motore, alla fine di settembre dello stesso anno, viene presentata l'Isetta: è la piccola vettura a tre ruote prodotta dalla Iso, nata per il trasporto urbano di due persone, con bagaglio minimo, massima economia e in grande stile.
Questa rivoluzionaria minicar fu progettata dall'ing. Preti in collaborazione con Pierluigi Raggi e sarà definitivamente motorizzata con un motore da 236 cc, con 9,5 CV disponibili a 4.750 giri. Il peso a vuoto si aggira sui 310 Kg e la velocità massima è di 85 Km/h.
Inizialmente questa vetturetta disponeva di una sola ruota posteriore, l'idea fu comunque scartata in quanto la stabilità veniva meno e si passo alle due ruote posteriori, soluzione che in ogni caso non necessitava del differenziale. Altre caratteristiche peculiari erano l'apertura frontale per conduttore e passeggero e il motore alloggiato nella parte posteriore sul lato destro allo scopo di controbilanciare il peso del guidatore.
Nonostante due onorevoli partecipazioni alla famosa competizione "Mille Miglia", a causa di un prezzo di vendita troppo alto (400.000 lire), in Italia venderà in totale meno di 2000 esemplari.
Lo scarso successo conquistato in Italia porterà la casa di Bresso alla drastica decisione di concedere la produzione su licenza in Brasile (Romi-Isetta), Francia (Velam), Inghilterra, Belgio e Spagna (Iso Motor Italia). Nel 1954 un accordo tra BMW e la Iso, permetterà la casa tedesca di produrre l'Isetta con un proprio nome, un proprio motore, differenti sospensioni e quanto altro. L'affare permise di risollevare le sorti della marca di Bresso che a fronte di una forte somma di danaro per la cessione del progetto riceveva diritti anche per ogni macchina prodotta in Germania. Sono in molti ad affermare che la stessa BMW evitò la bancarotta grazie al successo ottenuto con l'Isetta. Infine secondo stime reali, l'Isetta fu venduta complessivamente in 180.000 unità.